Questo blog non è una testata giornalistica. D’altronde come potrebbe esserlo visto che non sono un giornalista. Quindi troverete verità assortite, rutilanti e fantasmagoriche. Questo blog è un punto di vista politicamente scorretto su tutto quello che la contemporaneità ci offre: la mia contemporaneità quindi non aspettatevi la vostra. Il congiuntivo in questo blog è libero come l’occhio di Dziga Vertov. Se per somma disgrazia trovate fotografie che vi appartengono non chiamate il tribunale: in un batter d’occhio saranno rimosse e vi invierò un mazzo di fiori di campo. Sempre il suddetto blog è scritto con una licenza Creative Commons : ergo visionatela e poi fate il vostro gioco. Se tentate di appropriarvi dei contenuti di questo blog senza seguire la licenza non vi accadrà nulla: sappiate solo che siete dei pericolosi imbecilli e prima o poi lo sapranno tutti…che siete imbecilli intendo.
Questo blog parla anche di televisione, d’altra parte è il lavoro che faccio (non riparo televisori ma mi occupo di organizzare al meglio la vostra solitudine). Tratta di televisione dal punto di vista degli autori e dei registi, di tutto quello che gira attorno a chi scrive e realizza programmi televisivi. Delle suggestioni della contemporaneità, dei suoni e delle visioni. Chi scrive bene per la televisione solitamente legge molto, ascolta molta musica, cammina per le vie della città, prende i mezzi pubblici, si innamora costantemente di femmine mutevoli e ricerca la passione e la frenesia. Non è il mio caso, ma pian pianino ci arriverò. Ultima cosa: se trovate qualche affinità politica che vi aggrada nelle cose che scrivo sappiate che siete in confusione: sono completamente dalla parte opposta. Infine se volete innamoravi di me andate alla pagina dei contatti.